Thailandia, terra di intrighi ed avventure
La Thailandia è un paese di intrighi ed avventure, un mix esotico di templi scintillanti, straordinari festival annuali, idilliache isole tropicali, ottimo cibo e persone veramente ospitali. Tutto ciò l’ha resa una delle destinazioni turistiche più famose e gratificanti del mondo. Il paese ospita una cultura distintiva che consente alle antiche tradizioni di far parte di una società prospera e progressista che arricchisce decisamente la vita dei visitatori.
Considerata una delle “tigri asiatiche” originali, la sua economia negli ultimi tre decenni è sopravvissuta al boom economico, al suo successivo calo, alla sua ripresa. Nel frattempo ha subito sconvolgimenti politici. Eppure, nonostante questa turbolenza, accoglie ancora tutti i viaggiatori con un sorriso caloroso e gentile.
La maggior parte dei viaggiatori iniziano e finiscono il loro soggiorno a Bangkok, una metropoli cosmopolita e vivace di oltre 8 milioni di abitanti. Una città di contrasti, dove enormi centri commerciali e grattacieli torreggianti oscurano templi sereni e vivaci mercati locali, i tuk tuk locali portano gli uomini d’affari ai moderni Sky Train e alle stazioni della metropolitana, i traghetti li conducono attraverso il fiume Chaopraya ad eleganti ristoranti che si contendono i lati delle strade con deliziosi ristorantini di street food. E poi, naturalmente, c’è la vita notturna osé ai famigerati quartieri di Patpong, Soi Cowboys e Nana Plaza.
Grande, audace e sfacciata, Bangkok è davvero una città che non dorme mai.
Ricco patrimonio culturale
Nel nord-est della Thailandia, un gruppo di 18 province culturalmente diverse, conosciute collettivamente come Issan, crea una delle regioni più affascinanti e poco visitate del paese. Qui, i viaggiatori possono scoprire antiche rovine come Phimai, una tempio che precede il famoso tempio di Agnkor in Cambogia, e il Parco Nazionale di Khao Yai, un paradiso per la fauna selvatica in via di estinzione. Il nord attira i turisti avventurosi e gli amanti della natura che vanno ad esplorare la città di Chiang Mai e le sue montagne. Di qui partono trekking che consentono di attraversare paesaggi stimolanti, di venire a contatto con culture uniche delle tribù delle colline, di fare rafting in acque cristalline o dedicarsi a attività più piacevoli come il birdwatching.
La Thailandia centrale contiene l’affascinante patrimonio mondiale dell’UNESCO di Ayutthaya, mentre il paradiso del sud attira i viaggiatori per i suoi resorts e spa che si affacciano sulle spiagge di sabbia bianca e sulle acque cristalline del Mare delle Andamane.
Sia vivendo la vitalità e l’energia creativa di Bangkok che esplorando le zone rurali del nord-est, scoprendo le tribù delle colline del nord montuoso o semplicemente oziando su una spiaggia a sud, l’incredibile varietà di immagini e suoni di questo incantevole paese sono in grado di creare ricordi che dureranno una vita.
Geografia e clima
Situata nel cuore del Sud-Est Asiatico, la Thailandia comprende un’area di oltre 500.000 km2 che confina con il Laos a nord e ad est, Myamar a ovest, la Cambogia a est e la Malaysia a sud.
La Thailandia è divisa in quattro regioni principali con un totale di 77 province. Le pianure centrali sono composte da 24 province. Una rete di fiumi e canali rende il centro la parte più fertile della Thailandia, con campi di riso, piantagioni di palme da zucchero e una gran varietà di frutta. Nel nord-est, comunemente noto come Issan, le influenze laotiane e khmer possono essere viste e sentite sia tra le antiche rovine dei templi che nella cucina particolare e nel dialetto della regione.
Il nord montagnoso ospita le tribù delle colline. La regione è anche rinomata per le sue esclusive tradizioni culturali Lanna e per la sua architettura che contempla alcuni dei templi più maestosi del paese.
Bagnato dal Golfo di Thailandia e dal Mare delle Andamane, la costa del sud con le bellissime isole sparse attira migliaia di visitatori da tutto il mondo.
La Thailandia beneficia di un clima tropicale con temperature medie elevate di 35 gradi centigradi. Ci sono tre stagioni distinte: una stagione caldissima da marzo a metà maggio, una stagione delle piogge con il monsone di sud-ovest che in genere va da metà maggio ad ottobre, e una stagione secca e relativamente fresca da novembre a febbraio, quando prevale il monsone al nord.
Economia
Negli ultimi quattro decenni, la Thailandia ha compiuto notevoli progressi nello sviluppo sociale ed economico, passando dall’essere un paese a basso reddito fino a diventare un paese a più alto reddito in meno di una generazione. Per questa ragione la Thailandia rappresenta una delle storie di successo di sviluppo più ampiamente citate, con una forte crescita sostenuta e un’impressionante riduzione della povertà, in particolare negli anni ’80.
L’economia thailandese è cresciuta ad un tasso medio annuo del 7,5% negli anni del boom dal 1960 al 1996 e del 5% a seguito della crisi finanziaria asiatica nel periodo 1999-2005. Sono stati creati milioni di posti di lavoro che hanno aiutato altrettante persone ad uscire dalla povertà. I guadagni del welfare sono stati impressionanti: oggi il tasso di istruzione è più elevato e praticamente tutti sono coperti dall’assicurazione sanitaria ed altre forme di sicurezza sociale si sono espanse.
Nel periodo 2005-2016 la crescita economica ha subito un rallentamento, con un calo al 2,3% nel periodo 2014-2016, ma oggi la Thailandia è sulla strada della ripresa.
La povertà è diminuita sostanzialmente negli ultimi 30 anni dal 67% nel 1986 al 7,8% nel 2017 Tuttavia, negli ultimi anni, i progressi nella riduzione della povertà e della disuguaglianza sono rallentati, principalmente a causa del calo dei prezzi agricoli e della crescita dei salari più lenta. Ciò ha portato a una crescita bassa e negativa dei consumi delle famiglie tra i segmenti più poveri della popolazione e ha causato un aumento della disuguaglianza.
Nel 2018 sono emersi indicatori positivi che potrebbero segnalare nuovi progressi nella riduzione della povertà. L’occupazione è aumentata dopo quattro anni di declino, guidata da una forte ripresa dell’occupazione agricola.
La Thailandia ha definito i suoi obiettivi economici a lungo termine nella sua strategia nazionale ventennale (2017-2036) per raggiungere lo status di paese sviluppato attraverso ampie riforme. Le riforme riguardano la stabilità economica, il capitale umano, le pari opportunità economiche, la sostenibilità ambientale, la competitività e le burocrazie governative efficaci. Recenti riforme includono l’implementazione di grandi progetti pluriennali di infrastrutture pubbliche relative al doppio tracciamento delle ferrovie, riforme normative volte a migliorare la facilità di fare affari, istituire il Comitato per le politiche delle imprese statali per migliorare la governance delle imprese di proprietà statale, il trasferimento della supervisione della vigilanza di istituti finanziari specializzati presso la Bank of Thailand, l’approvazione delle imposte progressive sulle successioni e sulla proprietà e il lancio del National Savings Fund, una rete di sicurezza pensionistica per i lavoratori informali.
Andando avanti, il ritmo sostenuto e la qualità delle riforme, nonché la corretta attuazione, saranno cruciali per tradurre gli sforzi di riforma nei risultati economici desiderati. L’inversione della relativa erosione della competitività, il miglioramento dell’efficacia del settore pubblico e il miglioramento dell’istruzione e delle competenze saranno particolarmente importanti per portare la Thailandia da uno stato a medio reddito ad uno ad alto reddito.
Breve storia
La Thailandia ha una storia lunga e affascinante. Gli scavi archeologici nel nord-est indicano che c’erano persone che vivevano nell’area più di 2.000 anni fa. La scoperta più famosa degli ultimi anni è stata la quella di Ban Chiang, dove a metà degli anni ’60, vennero alla luce una vasta gamma di vasi di terracotta, risalenti al 2100 a.C.
Nel VI secolo durante il periodo dei Dvaravati, fiorenti comunità agricole si stabilirono fino a nord di Lamphun e a sud di Pattani. La raccolta degli stati cittadini durò fino all’XI secolo, quando rapidamente declinò sotto il dominio politico degli invasori Khmer.
Il periodo thailandese della dinastia Sukhotai va dal 1238 al 1438 ed è considerato l’inizio della storia thailandese.
Al suo apice si pensa che il regno fosse dominato da Nakhon Si Thammarat nel sud, da Luang Prabang nel Laos settentrionale e da Martaban nel Myamar.
Sukhotai è considerato dagli storici il primo vero Thai Kindgdom e un periodo storicamente stabile, con nove re che governarono per due secoli. Il re Ramkhamhaeng, il secondo a governare, istituì un sistema di scrittura che divenne la base della moderna scrittura thailandese. Il re promosse anche il buddismo che diede alla luce forme classiche di arte religiosa thailandese.
La produzione di articoli in ceramica smaltata era estremamente importante per l’economia di Sukhothai. I vasi dei numerosi forni appena fuori città e nella vicina Sri Satchanalai sono stati esportati in tutta la regione. Ancora oggi navi mercantili affondate nel golfo della Thailandia e nelle acque della Malesia continuano a essere scoperte dagli archeologi marini e rivelano ancora più segreti del periodo di Sukhothai.
Ascesa e caduta di Ayutthaya
Dopo la morte del re Ramkhamhaeng, l’influenza di Sukhothai iniziò a diminuire. Con la scomparsa del re Thammaracha nel 1438, l’ultimo re di Sukothai, il regno divenne una provincia all’interno dell’ormai dominante regno di Ayutthhaya. Durante il XIV e il XV secolo, Ayutthaya divenne sempre più potente e il suo dominio iniziò ad espandere la sua portata verso est per includere Angkor in Cambogia. A metà del XVI secolo Ayutthaya fu saccheggiata da un esercito invasore birmano e insieme a Lanna, nel nord della Thailandia, passò sotto il loro controllo. Sebbene i thailandesi riacquistarono entrambe le aree entro la fine del secolo, la Birmania invase nuovamente Ayutthaya nel 1767, vincendo una feroce battaglia di due anni. Durante questo periodo un gran numero di manoscritti, sculture religiose e templi di Ayutthaya furono distrutti.
Nuova capitale a Thonburi
Nel 1769, dopo la caduta di Ayutthaya, fu fondata una nuova capitale thailandese a Thonburi. Situata sulle rive del fiume Chao Phraya, di fronte all’attuale Bangkok, Thonburi fu governata dal re Thaksin. Con il regno ancora in subbuglio, Thonburi rimase la capitale per soli 15 anni.
Dal periodo dei Ratanakosin fino ai giorni nostri
Nel 1782 il re Rama I fu incoronato. Come primo re della dinastia Charkri, trasferì prontamente la capitale a Bangkok. Nel 1809 Rama II, figlio di Rama I, prese il trono e governò fino al 1824. Il re Rama III (governato dal 1824-51) iniziò a sviluppare il commercio con la Cina e ad aumentare la produzione agricola interna.
Re Mongkut, Rama IV, salì al trono nel 1851 e stabilì rapidamente relazioni diplomatiche con le nazioni europee, usando la sua abilità per evitare la colonizzazione. Ha anche iniziato un periodo di scambi commerciali e dato vita a riforme e modernizzazione del sistema educativo tailandese. Suo figlio, il re Chulalongkorn, Rama V, che ha governato dal 1868 al 1910, continuò questa tradizione con la modernizzazione dei sistemi legali e amministrativi e la costruzione di ferrovie. Durante i suoi 15 anni di regno dal 1910 al 1925, il re Vajiravudha (Rama VI) introdusse l’educazione obbligatoria e altre riforme.
Nel 1925 il fratello, re Prajadhipok Rama VII (1925-1935) salì al trono. Sette anni dopo, un gruppo di soldati e dipendenti pubblici organizzò un colpo di stato senza spargimento di sangue che portò all’istituzione di una monarchia costituzionale. Un leader militare chiave, Phibul Songkhram, prese il potere e mantenne il controllo fino alla fine della seconda guerra mondiale. Rama VIII, Ananda Maidol, divenne re nel 1935 ma fu assassinato in circostanze misteriose nel 1946. Gli successe il fratello minore, Bhumibol Adulyadej, Rama IX. Nello stesso anno il nome del paese fu ufficialmente cambiato dal Siam alla Thailandia o nella lingua tailandese, Prathet Thai, letteralmente “terra dei liberi”. Rama IX morì nell’ottobre 2016 dopo aver regnato per 70 anni. Gli succede il principe ereditario Maha Vajiralongkorn ovvero Rama X. Il sovrano, che è tre volte divorziato e sette volte padre, si è sposato Il 1 maggio 2019, con Suthida Tidjai ex hostess della Thai Airways ma nel giorno del suo 67° compleanno, il 28 luglio 2019 , ha nominato “consorte reale” la 34enne Sineenat Wongvajirpakdi già sua concubina, alla presenza della moglie e lasciando stupiti tutti i presenti.
E’ la prima volta che una concubina ottiene questo titolo da quando negli anni ’30 la monarchia dell’ex Siam divenne “costituzionale”. I re precedenti ne avevano decine con una media di 60 figli ciascuno, tranne il padre dell’attuale, Bhumibol Adulyadej (Rama IX), rimasto monogamo sul trono per quasi 70 anni fino alla sua morte nel 2016.
Le pianure centrali
Una rete di fiumi proveniente dal nord alimenta le 24 province che compongono la pianura centrale, quella regione fertile conosciuta come la “ciotola di riso” del paese. La regione ha anche molti corsi d’acqua artificiali che vengono utilizzati per l’irrigazione dei campi e la navigazione.
Ayutthaya
Ayutthaya è una delle città più interessanti dal punto di vista culturale e storico subito dopo Bangkok. Le antiche rovine sono state invase dalla nuova città, creando un’interessante combinazione di antico e moderno.
La costa orientale
La regione orientale della Thailandia comprende le province di Chonburi, Rayong, Trat, Chanthaburi, Chachoengsao e Prachinburi.
La zona è estremamente variegata e comprende zone industriali, splendide campagne e la località balneare di Pattaya.
Pattaya
Pattaya è stata per decenni la destinazione preferita per coloro che desideravano fuggire da Bangkok nei fine settimana e per i viaggiatori che cercano divertimento al sole. Di notte Pattaya prende vita e si trasforma in un labirinto rumoroso e illuminato dalle luci dei bar e delle sale massaggi.
Sebbene sia rinomata per i suoi go-go bar e discoteche, ci sono molte altre attrazioni della zona tra cui alcuni villaggi di pescatori, il mercato di pesce fresco, vigneti e parchi a tema ma rimane comunque la meta per chi è alla ricerca del divertimento notturno.
Hua Hin
Hua Hin nasce come residenza estiva del re di Thailandia, quindi ha sempre goduto del favore dei ricchi thailandesi di Bangkok molto prima che fosse scoperta dai turisti occidentali. Oggi, non è solo una grande città dove i thailandesi scivolano via per un fine settimana all’insegna del buon pesce fresco, ma una destinazione turistica che attira visitatori da tutto il mondo, in quanto è un eccellente destinazione per famiglie, un paradiso per i golfisti e un luogo idilliaco per i pensionati che desiderano fuggire dagli inverni bui e freddi dell’Europa.
Kanchaburi e il fiume Kwai
Confinante con il Myanmar, la provincia di Kanchaburi ospita il tristemente noto ponte sul fiume Kwai e il museo inquietante dedicato alla memoria di coloro che morirono costruendo “la ferrovia della morte” per i giapponesi durante la seconda guerra mondiale. È difficile conciliare la brutalità e la sofferenza subite dalla popolazione con la bellezza della regione, ma è incoraggiante vedere quante persone vengono qui da ogni parte del mondo per rendere omaggio ai caduti.
Il Nord Est
Il nord-est della Thailandia è costituito da 18 province culturalmente diverse, conosciute localmente come Issan. Ricca dal punto di vista culturale e popolata da persone amanti del divertimento, resistenti e operose, l’Issan è una delle regioni più affascinanti del paese ma anche la meno visitata.
Khorat
Khorat, è la porta di accesso all’ Issan ed è la città più grande del nord-est. Sebbene la provincia sia in gran parte rurale e sottosviluppata, la città stessa ha beneficiato di investimenti commerciali attirando i migranti dalle città e villaggi di tutto il nord-est. Le aree circostanti hanno molto da offrire ai visitatori, tra cui quella del Phimai, uno dei templi antichi più impressionanti della Thailandia.
Tempio di Phimai
La regione dell’Issan è disseminata di notevoli rovine che tracciano la sua affascinante storia. Tra i numerosi siti di templi antichi, il più spettacolare è Phimai, non lontano dalla città di Khorat. Facilmente raggiungibili da Khorat in autobus, le rovine sono una parte essenziale di qualsiasi itinerario per il nord-ovest. La struttura del tempio è Khmer ed ha preceduto Angkor in Cambogia. Durante il periodo di gloria dell’Impero di Angkor, Phimai era direttamente collegata su strada ad Angkor.
Buriram
Buriram è una delle più grandi province della Thailandia ed un ex centro della cultura khmer. Un punto importante di qualsiasi visita a questa zona è il Parco storico di Phanom Rung, un magnifico sito Khmer risalente a oltre 1000 anni di età ad Angkor. Le imponenti rovine in pietra di Phanom Rung sono l’esempio delle multe dei monumenti Khmer in Thailandia.
Ubon Ratchathani
Nel sud-est dell’Issan, la città di Ubon Ratchathani celebra l’inizio della stagione delle piogge con il più grande e spettacolare festival delle candele della Thailandia. L’evento include una processione a lume di candele di cera d’api finemente intagliata, molte delle quali alte diversi metri, e commemora il primo sermone tenuto da Buddha dopo aver raggiunto l’illuminazione più di 2500 anni fa.
Nord dell’Issan
Le zone a nord dell’Issan non devono essere trascurati dai viaggiatori. A Nong Khai i visitatori possono godersi le serate cenando lungo il fiume Mekong e arrivare in Laos attraverso il Ponte dell’Amicizia. C’è anche lo splendido Parco Sala Kaew Ku Buddha da esplorare. Più a ovest a Loei, le province meno visitate ma più belle della Thailandia, le attrazioni includono il Parco Nazionale di Phu Kradeung. Durante la bella stagione, i thailandesi vengono a scalare la montagna di Phu Kradeung e godono della vista e del clima piacevole.
Il Nord
Il nord della Thailandia è una bellissima regione montuosa coperta da foreste che confina con Myanmar e Laos, composta da 18 province tra cui Chiang Mai, Chiang Rai, Nan e Mae Hong Son. L’agricoltura prospera nelle sue fertili vallate producendo molta frutta e verdura.
Molte persone viaggiano a Chiang Mai e nel nord per fare trekking tra le montagne. L’area è popolata da sei grandi tribù collinari, i Karen, Hmong, Lahu, Yao, Akha e Lisu. Ogni tribù ha abitudini, costumi e lingua distintivi.
Sukhothai e Baan Koh Noi
Sede di magnifici templi, rovine e monumenti, il Parco storico di Sukhothai è patrimonio mondiale dell’UNESCO e attira migliaia di visitatori ogni anno. Il parco è diviso in cinque zone che possono essere esplorate anche in bicicletta o motorino. Il Museo Nazionale Ramkhamhaeng all’interno del sito offre ai visitatori un’interessante prospettiva storica ed è un buon punto di partenza prima di esplorare il parco. Il vicino Baan Koh Noi è un po’ meno visitato nonostante ospiti imponenti rovine del tempio.
Lampang
La leggenda narra che la città settentrionale di Lampang un tempo si chiamava Kuk Kutta Nakorn, che significa città del “galletto bianco” ed infatti il caratteristico galletto si ritrova su molti prodotti ceramici per cui la città è famosa.
Chiang Mai
Chiang Mai è la città più grande del nord ed è anche un capoluogo di provincia. Le strade alberate, i magnifici templi, i siti storici, i vivaci mercati e la variegata vita notturna la rendono una delle città più belle della Thailandia da visitare. Nonostante le ovvie sfide associate al rapido sviluppo, rimane una provincia di innegabile bellezza, grazie anche alla cultura distintiva dei Lanna e al fascino disinvolto della sua popolazione. La città conquista i cuori di tutti coloro che la visitano.
Chiang Rai
Conosciuta come la “Porta del Triangolo d’oro”, la città di Chiang Rai si trova in una fertile valle a 180 km a nord di Chiang Mai. La città ha mantenuto per anni un’atmosfera meno commerciale di Chiang Mai e di conseguenza più rilassata. Montagnosa e delimitata dal possente fiume Mekong, la provincia di Chiang Rai è ideale per chi cerca avventure e paesaggi mozzafiato.
Wat Rong Khun è una delle sue spettacolari attrazioni. Questo bellissimo tempio bianco creato dal famoso artista thailandese Chalermchai Kositpipat fonde abilmente l’arte tradizionale buddista con concetti più moderni.
Altre attrazioni da non perdere sono Rai Mae Eah Luang,che ospita la collezione reale di arte Lanna ed è circondata da un giardino botanico e un parco culturale, e la Black house che rappresenta la visione eccentrica del celebre artista tailandese, Tawan Datchanee.
Mae Sai
Vivace città al confine tra Thailandia e Myanmar, Mae Sai attira i visitatori che la visitano come base per vedere il colorato mercato della città birmana di Tachilek, facendo una gita in giornata.
Il Triangolo d’Oro
Un tempo rinomato per la produzione di oppio, il Triangolo d’oro, noto localmente come Sop Ruak, è oggi una delle principali destinazioni turistiche.
Il vizio legale di oggi è il gioco d’azzardo per via dei numerosi casinò che si trovano nei 3 paesi confinanti, il Laos, La Birmania e la Thailandia.
Vicino a Chiang Saen c’è un’area di straordinaria bellezza naturale. I visitatori possono godere di meravigliose viste su Laos e Myanmar. Nelle vicinanze, la Hall of Opium racconta il famigerato passato del Triangolo d’oro e funge anche da centro di educazione per combattere la droga. L’affascinante museo comprende anche un centro informazioni e ricerca di oppio, oppiacei e altri narcotici. Il museo è uno dei migliori in Thailandia e ha ricevuto numerosi riconoscimenti. L’area ospita molte tribù collinari, in particolare gli Akha, che un tempo erano coinvolti nella produzione di oppio mentre oggi si guadagnano da vivere coltivando mais, ananas e cavolo o vendendo i loro prodotti artigianali.
Doi Mae Salong
Doi Mae Salong è un villaggio storico situato a 1800 metri, in una splendida cornice montuosa a nord di Chiang Rai. Un viaggio nella zona garantisce viste panoramiche mozzafiato e tramonti spettacolari. L’aria è fresca tutto l’anno e da novembre a febbraio può fare abbastanza freddo. La catena montuosa di Doi Mae Salong è rinomata per le sue piantagioni di tè coltivate dalle tribù delle colline locali.
Mae Hong Son
La capitale della provincia di Mae Hong Son è una città pittoresca e vivace oltre che un centro per i turisti in cerca di avventura nelle montagne circostanti. I cittadini sono prevalentemente Shar, anche noti come Thai Yai, e l’architettura del tempio locale mostra la forte influenza che hanno esercitato sulla regione in passato. Gli abitanti delle tribù delle colline sono sparsi per le montagne nei villaggi di Karen, Lisu, Lahu e Musoe. Mae Hong Song è una delle principali destinazioni del paese per fare trekking.
Il sud e le sue spiagge
Il sud della Thailandia comprende molte celebri destinazioni turistiche.
Phuket
Phuket è una delle isole più grandi della Thailandia (930 km2 – circa le dimensioni di Singapore) ed è conosciuta come la Perla delle Andamane. Il suo interno è alberato e collinoso mentre nelle zone di pianura si trovano molte piantagioni di gomma e cocco, un tempo un’importante occupazione per gli isolani ma ora in aumento a causa del turismo.
Le sue famose spiagge includono Kata Beach, una delle più belle dell’isola con le sue palme e le sue acque cristalline, Surin Beach, che è costellata da alcuni dei resort più prestigiosi di Phuket.
La città è ancora sede di una splendida architettura sino-portoghese e passeggiando per le vie Orbuk, Thalang, Phang Nga e Krabi si respira un’atmosfera affascinante.
Patong è la spiaggia più famosa e sviluppata di Phuket. Per alcuni è il cuore e l’anima dell’isola, per altri una trappola per turisti che è meglio evitare. La striscia di sabbia lunga 3 km è fiancheggiata da negozi, bar e ristoranti di buona cucina e offre anche ottime attività ricreative tra cui windsurf e kite surf e vela. Patong ha anche una reputazione per essere il centro della vita notturna di Phuket. È qui che troverai la maggior parte dei pub, club e go-go bar.
In paese Bangla Road e Soi Road sono pieni di locali notturni in stile occidentale, mentre Soi Sea Dragon ospita la maggior parte dei go-go bar. Questa non è sicuramente la destinazione per chi è alla ricerca di vacanze al mare tranquille, cultura tailandese e cucina autentica.
La baia di Nai Yang si trova a nord di Phuket, a breve distanza dall’aeroporto ma senza essere disturbata dal rumore degli aerei. L’incantevole baia curva ha un’ampia distesa di sabbia ed è lambita da alberi e bordata da piccoli ristoranti sulla spiaggia, il che la rende il luogo ideale per una vacanza tranquilla e rilassante e per ammirare tramonti favolosi.
Koh Phang Ngan
Questo gioiellino, benedetto da acque turchesi e suggestive formazioni rocciose è rinomato per essere stata l’isola di James Bond nel film “L’uomo con la pistola d’oro”. È anche una delle destinazioni più riconoscibili e più visitate in Thailandia anche con gite gioranliere da Phuket.
Koh Samui
Un tempo paradiso per i viaggiatori con zaino e sacco a pelo, Koh Samui è ora una delle destinazioni di viaggio più popolari e turistiche del paese. Un gran numero di visitatori viene a godersi un clima idilliaco, spiagge di sabbia bianca, sport acquatici e una vivace vita notturna. Situata a 700 km a sud di Bangkok, a solo un’ora e mezza in aereo, l’isola è facilmente raggiungibile. Con i suoi 250 km2 si trova ai margini del parco marino nazionale di Ang Tong , un parco che comprende altre 80 isole, di cui solo sei sono abitate.
La spiaggia più grande e frequentata di Koh Samui è Chaweng Beach, sul lato orientale dell’isola. La maggior parte degli hotel, dei bar e dei ristoranti dell’isola sono raggruppati intorno a Chaweng ed è anche il centro della vita notturna più frequentata.
Krabi
Spiagge idilliache, acque limpide, foresta pluviale tropicale e parchi nazionali protetti hanno fatto guadagnare a Krabi la meritata reputazione di una delle più belle destinazioni del mondo. Intorno all’isola si potranno fare una vasta gamma di attività interessanti tra cui arrampicata, speleologia, immersioni e snorkeling.