Hong Kong, una regione speciale con una storia speciale
Dal punto di vista geografico, Hong Kong è composta da un’isola principale, chiamata Hong Kong, dalla penisola di Kowloon, dai cosiddetti Nuovi Territori e da più di 200 altre isole, di cui la più grande è Lantau.
Si trova a sud di Pechino e si affaccia sul delta del fiume delle Perle e sul Mar Cinese Meridionale.
La sua superficie è di circa mille chilometri quadrati con una densità di popolazione incredibile, ci abitano infatti ben 7 milioni di persone.
Circa il 94% degli abitanti è di origine cinese; il restante 6% è composto da persone provenienti da diverse parti del mondo, sia da altri paesi orientali come Vietnam e Nepal, che da europei, americani ma soprattutto britannici.
La sua storia è stata ben spiegata in vari articoli del giornale “Il Post” e può essere così riassunta: dal 1997 Hong Kong è una regione amministrativa speciale cinese, cioè fa parte della Cina ma ha una sua forma di autonomia. Prima di questa data faceva parte dell’impero cinese e poi dopo la guerra dell’Oppio, dal 1842, era diventata una colonia britannica. Inizialmente i britannici controllavano solo l’isola di Lantau, ma negli anni seguenti si espansero sulla terraferma e nel 1898 ottennero dalla Cina la cessione per 99 anni dei territori che corrispondono all’attuale Hong Kong.
Fatta eccezione per il periodo della Seconda guerra mondiale, Hong Kong rimase per decenni sotto il controllo del Regno Unito, con un’economia aperta al capitalismo; il sistema scolastico era modellato su quello inglese, così come quello giuridico e legislativo. A Hong Kong una ricca comunità di europei conviveva con gli esuli cinesi scappati dall’avvento di Mao e del comunismo.
Nel 1979, con la scadenza della cessione che si avvicinava, l’allora governatore di Hong Kong – lo scozzese Murray Mac Lehose – chiese al presidente cinese Deng Xiaoping come la si dovesse affrontare. Deng voleva che Hong Kong venisse restituita alla Cina.
Nel 1984 il primo ministro cinese e quello britannico firmarono a Pechino la Dichiarazione congiunta sino-britannica: stabiliva che tutti i territori di Hong Kong sarebbero tornati a far parte della Cina a partire dal primo luglio 1997, e che la Cina si impegnava a non instaurare immediatamente il sistema socialista, lasciando invariato il sistema economico e politico della città per almeno 50 anni, fino al 2047. Il primo luglio del 1997 una grande cerimonia presenziata dal principe Carlo d’Inghilterra, dal primo ministro britannico Tony Blair e dal presidente cinese Jiang Zemin sancì la restituzione e la fine del dominio coloniale britannico su Hong Kong.
Un paese, due sistemi
Il complicato rapporto tra Cina e Hong Kong si regge sul principio “Un paese, due sistemi” che è stato stabilito da Deng Xiaoping. Da un lato viene ribadita l’unità nazionale della Cina, dall’altro viene riconosciuta la diversità di Hong Kong, contraddistinta da un proprio ordinamento giuridico, politico e legislativo, e da un diverso sistema economico.
Hong Kong non è una piena democrazia:il capo del governo – che attualmente è Carrie Lam – è scelto da sole 1.200 persone che compongono il Comitato elettorale. Il sistema giudiziario è indipendente e si basa sulla common law, il principio del diritto dei paesi anglosassoni.
La Legge di Hong Kong, scritta dopo il passaggio delle consegne tra Regno Unito e Cina, stabilisce anche che la città abbia “un alto grado di autonomia” in tutti i campi eccetto la politica estera e la difesa.
Hong Kong era considerata la cugina ricca, prospera e all’avanguardia della Cina e negli anni Ottanta e Novanta era vista come un modello per molti abitanti della Cina continentale. Quando i due paesi si riunirono, molti cinesi sperarono che la Cina diventasse un po’ più simile a Hong Kong, ma poi l’economia cinese cominciò a crescere a ritmi molto elevati, e le cose cambiarono.
La rivoluzione degli ombrelli
La Cina nel tempo si è infiltrata nel sistema economico di Hong Kong e molti ricchi cinesi hanno comprato le case migliori. Il Partito comunista cinese ha cercato inoltre di rafforzare la sua presa anche sul sistema politico e giudiziario. Il primo luglio 2014, durante le celebrazioni per l’anniversario della restituzione di Hong Kong alla Cina, a Hong Kong venne organizzata una manifestazione per chiedere più autonomia: fu l’inizio della cosiddetta “Rivoluzione degli ombrelli”.
Dietro c’era l’annuncio di una riforma del sistema elettorale, che per le elezioni del Capo del Governo prevedeva una pre-approvazione di tre candidati da parte di Pechino e dopo le elezioni il candidato eletto dalla popolazione sarebbe stato formalmente approvato dal governo centrale. Le proteste iniziarono con sit-in pacifici organizzati da vari enti e da un organizzazione studentesca guidata dal 17enne Joshua Wong, che divenne il volto delle proteste, chiamata Occupy Central, un movimento locale di disobbedienza civile che aveva organizzato un referendum per chiedere elezioni libere.
Le manifestazioni chiesero più autonomia, libertà democratiche e le dimissioni del governatore Leung Chun-ying, ritenuto troppo vicino alla Cina. Gli ombrelli che danno il nome alla protesta erano usati dai manifestanti per difendersi dagli spray al peperoncino e dai gas lacrimogeni utilizzati dalla polizia; gli scontri con i poliziotti furono rari e condannati dal governo, ma circa 1000 persone furono arrestate. Il 3 dicembre i fondatori di Occupy Central si consegnarono alla polizia di Hong Kong, venendo poi rilasciati senza accuse. Wong venne arrestato insieme ad altri due attivisti, condannati a pene tra i 6 e gli 8 mesi di carcere ma poi prosciolti.
Nel 2016 venne annullata l’elezione di due giovani parlamentari filo-indipendentisti che durante la cerimonia di giuramento si erano rifiutati di dichiarare fedeltà alla Cina con il discorso di rito.
Cominciarono quindi gravi scontri tra polizia e manifestanti, scomparsero 5 editori e librai e anche l’ultima libreria di Hong Kong che pubblicava testi censurati in Cina dovette chiudere i battenti.
Nel 2017 si tennero le attese elezioni per il nuovo governatore; venne scelta la 59enne Carrie Lam, decisamente vicina alla Cina.
Cosa sta succedendo adesso
Le nuove manifestazioni sono cominciate all’inizio di giugno 2019 e inizialmente riguardavano l’emendamento a una legge sull’estradizione che, se approvato dal Parlamento locale, avrebbe consentito di processare nella Cina continentale gli accusati di alcuni crimini gravi, come lo stupro e l’omicidio.
Secondo i movimenti che difendono i diritti umani, l’emendamento sarebbe stato un primo passo verso l’ingerenza cinese nel sistema giuridico di Hong Kong e avrebbe consentito alla Cina di usarlo contro i suoi oppositori, perché nulla avrebbe impedito al regime di inventare accuse allo scopo di estradare qualcuno.
Il 15 giugno, dopo giorni di scontri violenti, Carrie Lam annunciò la sospensione dell’emendamento, ma le proteste non si fermarono.
Gli scontri si sono fatti via via più violenti e organizzati, coinvolgendo persone di tutte le età e ceti sociali.
Uno dei pochi ad aver mostrato il suo volto è un giovane di 25 anni, Brian Leung, che è entrato nella sede del parlamento con altri manifestanti si è sfilato la maschera per farsi fotografare.
Dal 9 giugno sono state arrestate moltissime persone, alcune accusate di crimini che prevedono fino a 10 anni di carcere. Durante gli scontri una donna è stata gravemente ferita all’occhio destro da un tipo di proiettile non letale usato dalla polizia, mentre il 1 ottobre un un poliziotto ha sparato al petto a un manifestante che al momento in cui scrivo è in gravi condizioni anche se non in pericolo di vita.
Geografia e clima
Hong Kong è densamente abitata, soprattutto nell’area della sua metropoli, ma ci sono grandi parchi e riserve naturali, la cui esistenza è in parte dovuta alla conformazione del territorio, generalmente collinare e in alcuni punti con rilievi piuttosto scoscesi dove è difficile costruire nuovi edifici. La montagna più alta, il Tai Mo Shan, supera di poco i 950 metri di altitudine.
Il clima è subtropicale senza la presenza di una stagione secca e con livelli di umidità che raggiungono picchi piuttosto alti. Per tipologia è simile al clima che si ha nella Pianura Padana in Italia, seppure con inverni più miti in cui raramente si scende sotto zero.
Cultura e tradizioni
Dal punto di vista culturale, Hong Kong è diventata un interessante combinazione tra Oriente e Occidente, in seguito al lungo periodo in cui era colonia britannica. Le rispettive tradizioni non si sono prettamente mescolate, ma si sono comunque sfumate a vicenda. Per strada piccoli ristoranti tradizionali si alternano a fast food delle più grandi multinazionali internazionali, e qualcosa di analogo avviene per musica e film. A Hong Kong tra gli anni Sessanta e i Settanta è nato il genere dei film sulle arti marziali, che ha reso famosi in tutto il mondo attori come Bruce Lee e Jackie Chan. La statua di Bruce svetta nella Promenade of Stars.
Hong Kong e gli inglesi, cronologia
1842 – La Cina cede l’isola di Hong Kong alla Gran Bretagna dopo la prima guerra dell’oppio. Nel corso dei decenni, migliaia di migranti cinesi in fuga da sconvolgimenti domestici si stabiliscono nella colonia.
1860 – Pechino cede formalmente Kowloon alla Gran Bretagna.
1898 – La Cina affitta alla Gran Bretagna i Nuovi Territori e 235 isole per 99 anni.
1937 – Con lo scoppio della guerra sino-giapponese, Hong Kong diventa un rifugio per migliaia di cinesi continentali in fuga dall’avanzata dei giapponesi.
1941 – Il Giappone occupa Hong Kong. La scarsità di cibo invita molti residenti a fuggire nella Cina continentale. La popolazione scende da 1,6 milioni nel 1941 a 650.000 alla fine della seconda guerra mondiale.
1946 – La Gran Bretagna ristabilisce il governo civile. Centinaia di migliaia di ex residenti tornano, per essere raggiunti negli anni successivi da rifugiati in fuga dalla guerra civile cinese tra nazionalisti e comunisti.
Anni ’50 – Hong Kong gode di una rinascita economica basata su industrie leggere come il tessile.
1960 – Il malcontento sociale e le controversie sul lavoro si spargono tra i lavoratori mal pagati.
1967 – Scoppiano gravi rivolte, principalmente istigate dai seguaci della Rivoluzione Culturale cinese.
Fine anni ’60 – Le condizioni di vita migliorano e i disordini sociali diminuiscono.
1970 – Hong Kong diventa una “tigre asiatica” con una fiorente economia basata sulle industrie ad alta tecnologia.
1982 – Gran Bretagna e Cina iniziano i colloqui sul futuro di Hong Kong.
1984 – Gran Bretagna e Cina firmano una dichiarazione congiunta sulle condizioni in cui Hong Kong tornerà al dominio cinese nel 1997. Con la formula “un paese, due sistemi”, Hong Kong diventerà parte di un paese a guida comunista, ma manterrà il suo sistema economico capitalista e il sistema politico parzialmente democratico per 50 anni.
1989 – Il massacro di manifestanti pro-democrazia a Pechino in piazza Tienanmen porta a chiedere l’introduzione di ulteriori salvaguardie democratiche a Hong Kong.
1992 Chris Patten diventa l’ultimo governatore britannico di Hong Kong, con un mandato per supervisionare la consegna della colonia alla Cina.
1992 Chris Patten annuncia proposte per la riforma democratica delle istituzioni di Hong Kong volte ad ampliare la base elettorale nelle elezioni. La Cina è indignata per non essere stata consultata e minaccia di strappare contratti commerciali e di rovesciare le riforme dopo aver preso il controllo.
1992 Dicembre – Crollo della borsa di Hong Kong.
1997 luglio – Hong Kong viene restituita alle autorità cinesi dopo più di 150 anni di controllo britannico. Tung Chee-hwa, un ex magnate delle spedizioni nato a Shanghai senza esperienza politica, viene scelto da Pechino per governare il territorio dopo l’acquisizione.
Attrazioni turistiche, culturali e naturali
Nascoste tra i grattacieli, centri commerciali e parchi di divertimento, ci sono parecchie gemme culturali da scoprire oltre a caratteristici mercati e ad incredibili bellezze naturali.
Victoria Peak
Victoria Peak con i suoi 554 metri è il punto più alto di Hong Kong ed è anche il sito migliore per ammirare l’incredibile panorama della città. Si trova nel nord-ovest dell’isola di Hong Kong, in una zona molto prestigiosa, ed è stato considerato il simbolo della città. Il tour notturno sul Peak con un viaggio in funivia è ideale per gli animi romantici.
Tsim Sha Tsui Promenade and Avenue of Stars
L’ Avenue of Stars è un lungomare pedonale che si affaccia su Victoria Bay a Kowloon. Si trova a pochi passi dalla stazione MTR di Tsim Sha Tsui ed è un ottimo punto panoramico per osservare l’isola di Hong Kong che si trova dall’altra sponda. La passeggiata è anche famosa per le oltre 100 stelle e le molte statue che punteggiano la passerella, ciascuna delle quali onora una leggenda del cinema di Hong Kong, proprio come la Walk of Fame di Hollywood.
Questo è anche uno dei posti migliori per guardare il famoso spettacolo di luci chiamato Symphony of Lights, ambientato in uno dei paesaggi urbani più incredibili del mondo. Da non perdere.
Da queste parti si trovano anche l’imponente Centro Culturale di Hong Kong e la Torre dell’Orologio.
Symphony of Lights
Lo spettacolo comincia al Victoria Harbour ogni sera alle 20:00, quando miriadi di luci abbaglianti illuminano 40 edifici su entrambi i lati della baia. Con il Guinness World Records che riconosce la Symphony of Lights come il più grande spettacolo permanente di luci e suoni del mondo, è facile capire perché non si debba rinunciare allo spettacolo, che può essere visto da terra oppure ancor meglio da un battello sorseggiando un drink.
Causeway Bay
Se è la tua prima volta a Hong Kong, dirigiti verso il quartiere delle vie dello shopping intorno a Causeway Bay, un quartiere animato e sempre in movimento.
Nathan Road
Soprannominato il Miglio d’oro, Nathan Road è la spina dorsale di Kowloon, che collega il lungomare di Tsim Sha Tsui a Sham Shui Po, nel nord, attraverso oltre 3 chilometri di centri commerciali, templi, ristoranti e folle di gente. Gli amanti dello shopping di fascia alta troveranno le boutiques più luccicanti di Hong Kong sulla vicina Canton Road.
Victoria Harbour
Victoria Harbour è il porto più grande dell’Asia ed il terzo più grande del mondo. Ha influenzato la storia e la cultura di Hong Kong per lungo tempo, guidando lo sviluppo economico e turistico della città. Il porto è situato tra l’isola di Hong Kong e l’isola di Kowloon.
Star Ferry Hong Kong
Lo Star Ferry Hong Kong è uno dei posti migliori per dare un senso alla storia della città. Fondato nel 1880, è anche un simbolo che spesso compare in film e programmi TV locali. Permette di attraversare in traghetto la baia, in due direzioni, sebbene la rotta più popolare sia dal molo dei traghetti centrali a Kowloon. I traghetti partono ogni 10-15 minuti, a seconda dell’ora del giorno.
Hong Kong Disneyland
È il primo parco in Cina ed il secondo in Asia. Ci sono alcune attrazioni uniche, due hotel a tema negozi variopinti, ristoranti e le attrazioni del parco. Se viaggi con bambini e non sei mai stato in una Disneyland, ti consigliamo di trascorrerci un’intera giornata.
Ocean Park
È uno dei parchi più famosi al mondo, con un bellissimo acquario. Non solo offre al visitatore la possibilità di vedere una grande varietà di animali, come i dolcissimi panda , ma anche godere di molti spettacoli e divertirsi con strutture di intrattenimento emozionanti.
Tre decenni prima che Disneyland arrivasse in città, Ocean Park era il parco divertimenti di Hong Kong. Seduto sul lato sud dell’isola di Hong Kong, l’Ocean Park combina montagne russe con animali esotici, come i 2 panda residenti Ying Ying e Le Le.
Tian Tan Buddha e il Monastero di Po Lin
Il Tian Tan Buddha dell’isola di Lantau e il Monastero di Po Lin sono due delle attrazioni più famose della città, e per buoni motivi. Con lo sfondo mozzafiato delle montagne e del Mar Cinese Meridionale, il Buddha in bronzo seduto alto 34 metri (il più grande del suo genere al mondo) giace in cima ad un altare a tre livelli. Nel monastero di Po Lin si trova il santuario principale e un imponente complesso noto come la Sala Grande dei Diecimila Buddha.
Tin Hau Temple
Tin Hau, Dea del mare, è venerata dai pescatori e da chiunque abbia la vita e il destino legati al mare. I templi che la onorano si trovano in abbondanza nelle comunità costiere cinesi in tutta l’Asia e Hong Kong non fa eccezione. Tuttavia la posizione di questo tempio di Tin Hau nel mezzo del quartiere cittadino Yau Ma Tei potrebbe sembrare strana. C’è però una spiegazione: prima della massiccia bonifica delle terre, questo tempio era sul porto! Il tempio è un vero gioiello con un’atmosfera molto intima.
Wong Tai Sin Temple
Sebbene sia ufficialmente taoista, il maestoso tempio Wong Tai Sin ospita anche testi buddisti e confuciani. Si dice che il santuario sia particolarmente adatto a rispondere alle preghiere dei devoti che si radunano qui per riflettere sui loro peccati. Questo tempio merita una visita per la sua splendida architettura e per il suo significato culturale.
Man Mo Temple
Seduto sulla Hollywood Road di Sheung Wan, questo tempio profumato di incenso è un santuario riparato dal trambusto esterno. Dedicato a Man Cheong, dio della letteratura e Mo Tai, il dio della guerra, l’elegante Man Mo Temple è sempre pieno di studenti che si chiedono protezione per i loro esami.
Hong Kong Central Library
La più grande biblioteca pubblica di Hong Kong, situata nella Causeway Bay, ospita la più completa raccolta di testi letterari e accademici della città, con oltre due milioni di libri esposti su 12 piani. È un edificio magnifico, un luogo non solo straordinariamente silenzioso e ben ordinato, ma accogliente per tutti i tipi di persone: giovani, vecchi, bambini, studiosi, lettori occasionali. Mi sembra di ricordare che il piano dedicato ai libri in lingua inglese sia il decimo, dove noi abbiamo trascorso molto tempo. Il sabato il luogo è affollato ma in settimana è un ottimo posto per rilassarsi e intuire la forza intellettuale della città.
Hong Kong Museum of History
Attraverso mostre di storia naturale, archeologia, etnologia e storia locale, il Museo di Storia di Hong Kong presenta il patrimonio storico e culturale di quest’isola. Istituito nel 1975, il museo comprende collezioni risalenti al 1962 esposte in otto gallerie permanenti che raccontano la storia di Hong Kong, con i suoi 400 milioni di anni di storia, attraverso grafici, testi e speciali effetti audio e di illuminazione. Si può Intraprendere un viaggio nel tempo, dalla preistorica Hong Kong alla metropoli moderna. Le mostre permanenti si concentrano su dinastie, cultura popolare, guerre dell’oppio, primi giorni della città, occupazione giapponese e ritorno in Cina.
Sam Tung Uk Museum
Immerso nel rumorosi distretto di Tsuen Wan, il complesso Sam Tung Uk offre ai visitatori uno spaccato della storia di Hong Kong prima che sorgessero i grattaceli. Costruito nel XVIII secolo dal Clan Chan, il villaggio murato di Hakka è stato dichiarato monumento storico e trasformato in museo negli anni ’80, conservando la maggior parte dell’architettura originale, tra cui le case in cui gli arredi tradizionali e gli utensili degli Hakka.
Wanchai Livelihood Museum
Non puoi perderti la “Blue House”, un edificio storico in stile anni ’20 che prende il nome dai suoi esterni blu. Oltre ad essere un pezzo ben conservato dell’architettura di Hong Kong, l’edificio ospita anche il primo museo di sostentamento della città, che mira a promuovere e preservare la cultura e lo spirito del quartiere di Wan Chai. Il museo ospita regolarmente eventi e mostre che toccano vari aspetti della storia e dello sviluppo di Hong Kong.
Tsz Wan Court
Questo potrebbe non essere il tempio più noto di Hong Kong, ma è uno dei più interessanti. Un viaggio a Tsz Wan Court è un corso intensivo di mitologia cinese, per gentile concessione di molti murales e sculture realistiche sparse ovunque. Antiche divinità fiancheggiano i corridoi mentre i demoni sono raffigurati in una terrificante e colorata rappresentazione dei 18 gironi infernali degli insegnamenti taoisti.
Temple Street Night Market
Quando il sole scivola sotto l’orizzonte, i possessori di bancarelle iniziano subito a contrattare.
I mercati notturni non sono così comuni a Hong Kong come lo sono in altre parti del sud-est asiatico, per questo motivo Temple Street è diventato così popolare. Vi si può trovare sia cibo tradizionale cinese che tutti i souvenir tipici.
Ladies Market
Mong Kok è famoso come il quartiere più trafficato del pianeta e il suo mercato è altrettanto frenetico. Tung Choi Street dove si trova il Ladies Market, ricopre un arco di un chilometro con bancarelle che vendono di tutto, dai cosmetici ai vestiti.
Lan Kwai Fong e SoHo
Lan Kwai Fong e Soho di solito pullulano di gente alla moda e turisti che cercano un posto fresco dove rilassarsi e godersi un drink al tramonto. Queste aree sono probabilmente i quartieri più frequentati della vita notturna di Hong Kong.
Lan Kwai Fong è un labirinto pieno di ciottoli di ristoranti, bar e discoteche nel centro di Hong Kong. SoHo si rivolge principalmente alle élite di Hong Kong, grazie alla sua vasta gamma di ristoranti multiculturali di fascia alta e bar eleganti.
Exchange Square
Sede della Borsa di Hong Kong, è formato dagli edifici Square One, Two e Three Exchange. Questo spettacolare complesso è stato riconosciuto a livello internazionale per la sua architettura. Con 3 torri di granito color rosa e argento, è un luogo in cui si svolgono alcune delle più importanti transazioni finanziarie.
Exchange Square Hong Kong è collegato al centro commerciale IFC da una rete di passerelle. Il centro commerciale ospita ristoranti alla moda, negozi di moda, bellezza e gioielli, nonché un cinema.
Nel sotterraneo si trova la stazione di Hong Kong Airport Express Line il cui treno porta velocemente in aeroporto.
Sky 100 Hong Kong
Sky 100 Hong Kong è un punto di vista al 100° piano dell’International Commerce Center (ICC). Nonostante sia completamente al chiuso, potrai godere di una vista panoramica mozzafiato sull’Isola di Hong Kong, su Kowloon nonché sui sobborghi dei Nuovi Territori.
Lam Tsuen
Due enormi alberi di banyan sono il fulcro di questa comunità di villaggi risalente a 700 anni fa. La tradizione narra che i residenti scrivessero i loro desideri su un pezzo di carta prima di legarli alle arance e gettarli sui rami come portafortuna. La tradizione è stata proibita nel tentativo di proteggere gli alberi, ma i visitatori possono ancora godere del loro maestoso fascino ed esplorare le usanze uniche dei villaggi circostanti. L’altra grande attrazione qui è il Tempio di Tin Hau, un importante santuario eretto durante la dinastia Qing per onorare la Dea del Mare.
Yim Tin Tsai Village
Visitare la prima comunità cattolica di Hong Kong nella tranquilla isola di Yim Tin Tsai può essere un’esperienza importante, soprattutto se hai già trascorso giorni esplorando gli innumerevoli templi cinesi della città. Originariamente il villaggio faceva parte di una comunità di Hakka mentre i missionari si misero al lavoro alla fine del 1800. Nel 1875 tutti gli abitanti dell’isola furono battezzati, mentre la prima cappella cristiana del villaggio fu completata pochi anni dopo. Nel 1890 fu costruita la Cappella di San Giuseppe per sostituire l’antica casa di culto e lo straordinario monumento è stato dichiarato edificio storico. Sebbene la maggior parte degli abitanti abbia lasciato l’isola per la città, i visitatori possono ancora sperimentare i resti della cultura Hakka di Yim Tin Tsai e avventurarsi anche nelle mangrovie circostanti.
Hong Kong Park
Questo paesaggio artificiale è un’oasi naturale nel mezzo della giungla di cemento dell’isola di Hong Kong. Costruito nel 1991, l’Hong Hong Park ospita parchi acquatici, una voliera con 80 specie di uccelli, una serra, l’Hong Kong Visual Art Centre e il Flagstaff House Museum of Tea Ware.
Dragon Garden
Questo giardino mozzafiato è uno dei pochi parchi privati rimasti in città ed è forse anche uno dei segreti meglio custoditi di Hong Kong. La terra è stata acquistata dal filantropo Lee Iu- Cheung, che ha trascorso 20 anni a progettare e abbellire il vasto giardino di otto ettari.
Il risultato del suo duro lavoro è un meraviglioso giardino cinese, completo di padiglioni decorati, archi torreggianti e giochi d’acqua ornati con sculture in pietra dettagliate. Il giardino è attualmente di proprietà dei discendenti di Lee, che sperano che il loro paradiso privato possa essere adeguatamente restaurato e aperto al pubblico. Fino ad allora, le visite al Dragon Garden sono disponibili attraverso giornate aperte tenute una volta al mese.
Repulse Bay
Il nome non è esattamente accattivante, ma cambierai idea non appena poserai gli occhi su questo tratto dorato di sabbia. Nominata in così in seguito ad una battaglia del 19° secolo in cui l’esercito britannico respinse i pirati invasori, oggi Repulse Bay è ora una delle aree più esclusive della città grazie alla sua splendida spiaggia sulla costa meridionale dell’isola di Hong Kong.
Si tratta di una spiaggia pubblica a circa 20 minuti dal centro di Hong Kong, diventata una delle zone più popolari per pranzare nei molti ristoranti, fare picnic in famiglia, prendere il sole e cimentarsi negli sport acquatici. La spiaggia è fronteggiata da acque cristalline, con temperature moderate tutto l’anno. Le sabbie morbide rendono piacevoli le passeggiate nelle prime ore del mattino e nei giorni più freddi, mentre durante l’estate a volte diventa decisamente affollata.