Da dove puoi cominciare il tuo viaggio?
Parti dal principio, che è sempre la miglior cosa.
Chiediti cosa ti spinge a viaggiare e per quale motivo hai deciso di partire. Sarà più semplice capire dove andare.
Viaggiare per molti di noi è un bisogno, una necessità, in qualunque modo lo si faccia. Per altri è un diversivo, un modo per staccare dalla vita reale.
Per me è l’investimento migliore che possiamo fare nella vita. Spero lo sia anche per te.
Turista o viaggiatore?
Poco importa se ci sentiamo più turisti o viaggiatori, e quali siano le mille distinzioni tra gli uni e gli altri.
Poco importa se pensiamo di partire per un viaggio mentre in realtà stiamo andando in vacanza.
Importa invece quanta voglia di partire abbiamo e come ci attiviamo per farlo.
Ormai forse i veri viaggiatori non esistono più, come esistono sempre meno luoghi autentici da visitare.
Il turismo di massa ha contribuito ad assottigliare le diversità tra un luogo e un altro, ma ha permesso a un maggior numero di persone di vedere il mondo.
E io penso che questo non sia affatto poco.
Ha dato, inoltre, la possibilità di viaggiare ai bambini senza soffrire troppo del cambio di cibo, ha reso gli spostamenti più agevoli per gli anziani e per disabili, ha creato i viaggi organizzati per chi per mille ragioni non se la sente di fare da sé.
Quindi oggi viaggiare non è molto complicato. Dovunque tu vada.
Qualunque sia la tua motivazione, parti.
Cerca di darti del tempo nel viaggio, evita di voler visitare troppe destinazioni in pochi giorni, preso dalla smania di vedere tutto. Viaggia calandoti il più possibile nella realtà che incontri, lasciandoti guidare dalla curiosità, dal caso, dagli incontri fortuiti e dall’imprevisto. Viaggia guardando la gente intorno a te.
Nel viaggiare cerca di predisporti alla scoperta e a ritrovare la poesia che ogni luogo nasconde. Non è sufficiente visitare i luoghi, occorre stupirsi davanti alla loro diversità.
Non riempirti di nozioni, ma sperimenta un’esperienza avendo la consapevolezza che le cose che ci rendono maggiormente felici sono le cose semplici.
Viaggia con semplicità e semplicemente viaggia!
Le meraviglie da scoprire sono dovunque, in paesi lontani ma anche in Europa o in Italia, in posti vicini a dove vivi tu, dietro l’angolo.
Comincia a chiederti se vuoi viaggiare per riempire il tempo libero, per far passere il week end, per combattere la noia, per un semplice stacco.
Se vuoi partire per soddisfare un sogno o per un desiderio di cambiamento, per migliorare il tuo benessere o la forma fisica o per un semplice desiderio culturale. O per assaporare un nuovo senso di libertà .
Una volta chiarito lo scopo del tuo prossimo viaggio, pensa con chi vuoi partire.
Vuoi partire da solo o in compagnia?
Non c’è un modo di viaggiare migliore di un altro.
Ci sono attitudini personali che ci portano a pensare il viaggio in un modo piuttosto che in un altro. A volte scegliamo di viaggiare da soli in un periodo della vita e in compagnia in un altro, altre decidiamo secondo la tipologia di viaggio che vogliamo concederci.
Per anni ho viaggiato da sola per lavoro in giro per l’Asia o per l’Europa, o mi è capitato da ragazza di partire sola per seguire qualche corso di lingua in giro per il mondo o per imparare qualche nuovo sport.
Da sola mi sono trasferita in Francia a fare l’università e molto piu’ tardi a Barcellona senza conoscere nessuno e avendo solo un paio di contatti di amici di amici.
Le mie esperienze in solitaria sono state illuminanti e piacevoli, anche grazie alla mia indole chiacchierona e alla capacità di cenare da sola in un ristorante leggendo un libro o guardandomi intorno senza sentirmi in imbarazzo.
Ci sono stati momenti difficili, ma ognuna di queste esperienze mi ha insegnato a cavarmela un po’ dovunque.
Gran parte dei miei viaggi ho scelto comunque di condividerli con qualcuno perché ritengo che viaggiare con un amica, un amico, il compagno o la famiglia sia una grande avventura, che lega gli uni agli altri con ricordi indelebili.
Con un compagno di viaggio hai il vantaggio psicologico di sentirti più sicuro e quindi spesso più aperto a conoscere nuovi viaggiatori , oltre ad avere il vantaggio economico di ottimizzare i costi dividendo l’alloggio e il costo dei trasporti.
Devi però essere pronto al compromesso e alla condivisione degli spazi, e sarebbe bene avere una idea di base riguardo al viaggio non troppo diversa dal tuo compagno.
A parer mio non c’è nulla di più gratificante che la condivisione delle emozioni con una persona cara.
Condividere un viaggio che spesso si rivela ricco di emozioni rende più appagante qualsiasi momento.
Hai deciso di partire in compagnia?
Partire con un’ altra persona deve essere però una scelta consapevole, non una necessità.
Non deve necessariamente essere il tuo migliore amico o il tuo partner, può essere un conoscente con cui hai affinità elettive, o con cui hai in comune una passione particolare, uno sport per esempio, o anche solo la passione per il viaggio o una specifica destinazione.
Per la scelta del compagno di viaggio fatti guidare dai sentimenti, dalle emozioni, dal feeling e dall’intuito, senza mai sottovalutare o sopravalutare chi hai di fianco.
L’ideale sarebbe essere entrambi (o tutti se siete più di due) trascinatori, proattivi, entusiasti, adattabili, accomodanti, premurosi, aperti e rispettosi.
Non è sempre facile avere tutte queste caratteristiche o incontrare un compagno di viaggio che le abbia, ma l’importante è sceglierlo pensando che possiate essere in sintonia.
A questo punto io ti consiglio di fare brainstorming insieme ai compagni di viaggio e di porvi due mitiche domande apparentemente ovvie ma con la risposta meno facile e scontata.
Dove andare e quando?
Spesso le due domande sono collegate soprattutto se si pensa di andare oltreoceano.
Italia o Estero? Che paese ci attira di più? Quali paesi dobbiamo necessariamente escludere in questo momento?
Meglio le città d’arte o la natura ? Montagna o mare? Città piccole o grandi?
Elaborate insieme un itinerario di massima, definendo la meta e che tipo di vacanza desiderate (se di relax, all’avventura, culturale, di studio, di divertimento, sportiva etc.), le tappe e le attrazioni che volete assolutamente visitare, quanti giorni soggiornare e in quale tipo di alloggio.
Scegliete il periodo anche tenendo in conto il clima del paese scelto nel periodo in cui vorreste partire.
Troppe volte vedo arrivare qui a Bali turisti delusi perché piove spesso quando in realtà siamo in piena stagione delle piogge e loro semplicemente non ne erano consapevoli. Quindi una buona informazione di massima su alcuni punti chiave è necessaria. Non tanto per la pioggia inaspettata che non fa male a nessuno, ma per non imbattersi in intere giornate piovose … anche se ultimamente le stagioni non seguono troppo il loro ritmo e quindi non avremo mai la totale certezza delle condizioni meteo a cui andremo incontro. L’importante è saperlo.
Nel caso non foste d’accordo prima di partire su alcuni aspetti cercate di arrivare ad un compromesso che soddisfi entrambi. Poi durante il viaggio siate pronti a modificare alcune decisioni secondo i vostri desideri del momento o secondo gli incontri che farete. Siate flessibili ed adattabili
Ora chiaritevi le idee su un punto fondamentale: il budget.
La meta deve essere una conseguenza dei soldi che avete a disposizione per il viaggio, quindi fate le vostre valutazioni a partire dal costo degli spostamenti e dell’alloggio, per il cibo si riesce a trovare la quadra più facilmente.
Oppure datevi un budget globale e comunicatevelo a chi vi organizza il viaggio.
Valutate anche se partire in bassa stagione può essere un’opzione praticabile dal momento che i prezzi possono rilevarsi decisamente più favorevoli.
Hai scelto con chi, quando e dove andare?
A questo punto affrontate la parte burocratica (documenti e loro validità, visti, patente internazionale, assicurazioni, vaccinazioni) e leggete tutte le informazioni pratiche che possono esservi utili (prese elettriche a disposizione, differenza oraria etc), ma se non volete rischiare brutte sorprese e non ve la sentite affidatevi a degli esperti in modo da godervi solo la parte divertente del viaggio.
E partite facendovi guidare dal buon senso, dall’intuito e dall’empatia che sentite di provare per quella destinazione. Lasciatevi indietro le troppe aspettative e una volta partiti, siate adattabili, poco criticoni, aperti agli altri.
Cercate di non giudicare gli usi e costumi locali, di mostrare interesse sincero per chi vi sta intorno e di considerarlo alla vostra stessa stregua.
E se sorridete… il viaggio vi sorriderà.
Da dove puoi cominciare il tuo viaggio?
Parti dal principio, che è sempre la miglior cosa.
Chiediti cosa ti spinge a viaggiare e per quale motivo hai deciso di partire. Sarà più semplice capire dove andare.
Viaggiare per molti di noi è un bisogno, una necessità, in qualunque modo lo si faccia. Per altri è un diversivo, un modo per staccare dalla vita reale.
Per me è l’investimento migliore che possiamo fare nella vita. Spero lo sia anche per te.
Turista o viaggiatore?
Poco importa se ci sentiamo più turisti o viaggiatori, e quali siano le mille distinzioni tra gli uni e gli altri.
Poco importa se pensiamo di partire per un viaggio mentre in realtà stiamo andando in vacanza.
Importa invece quanta voglia di partire abbiamo e come ci attiviamo per farlo.
Ormai forse i veri viaggiatori non esistono più, come esistono sempre meno luoghi autentici da visitare.
Il turismo di massa ha contribuito ad assottigliare le diversità tra un luogo e un altro, ma ha permesso a un maggior numero di persone di vedere il mondo.
E io penso che questo non sia affatto poco.
Ha dato, inoltre, la possibilità di viaggiare ai bambini senza soffrire troppo del cambio di cibo, ha reso gli spostamenti più agevoli per gli anziani e per disabili, ha creato i viaggi organizzati per chi per mille ragioni non se la sente di fare da sé.
Quindi oggi viaggiare non è molto complicato. Dovunque tu vada.
Qualunque sia la tua motivazione, parti.
Cerca di darti del tempo nel viaggio, evita di voler visitare troppe destinazioni in pochi giorni, preso dalla smania di vedere tutto. Viaggia calandoti il più possibile nella realtà che incontri, lasciandoti guidare dalla curiosità, dal caso, dagli incontri fortuiti e dall’imprevisto. Viaggia guardando la gente intorno a te.
Nel viaggiare cerca di predisporti alla scoperta e a ritrovare la poesia che ogni luogo nasconde. Non è sufficiente visitare i luoghi, occorre stupirsi davanti alla loro diversità.
Non riempirti di nozioni, ma sperimenta un’esperienza avendo la consapevolezza che le cose che ci rendono maggiormente felici sono le cose semplici.
Viaggia con semplicità e semplicemente viaggia!
Le meraviglie da scoprire sono dovunque, in paesi lontani ma anche in Europa o in Italia, in posti vicini a dove vivi tu, dietro l’angolo.
Comincia a chiederti se vuoi viaggiare per riempire il tempo libero, per far passere il week end, per combattere la noia, per un semplice stacco.
Se vuoi partire per soddisfare un sogno o per un desiderio di cambiamento, per migliorare il tuo benessere o la forma fisica o per un semplice desiderio culturale. O per assaporare un nuovo senso di libertà .
Una volta chiarito lo scopo del tuo prossimo viaggio, pensa con chi vuoi partire.
Vuoi partire da solo o in compagnia?
Non c’è un modo di viaggiare migliore di un altro.
Ci sono attitudini personali che ci portano a pensare il viaggio in un modo piuttosto che in un altro. A volte scegliamo di viaggiare da soli in un periodo della vita e in compagnia in un altro, altre decidiamo secondo la tipologia di viaggio che vogliamo concederci.
Per anni ho viaggiato da sola per lavoro in giro per l’Asia o per l’Europa, o mi è capitato da ragazza di partire sola per seguire qualche corso di lingua in giro per il mondo o per imparare qualche nuovo sport.
Da sola mi sono trasferita in Francia a fare l’università e molto piu’ tardi a Barcellona senza conoscere nessuno e avendo solo un paio di contatti di amici di amici.
Le mie esperienze in solitaria sono state illuminanti e piacevoli, anche grazie alla mia indole chiacchierona e alla capacità di cenare da sola in un ristorante leggendo un libro o guardandomi intorno senza sentirmi in imbarazzo.
Ci sono stati momenti difficili, ma ognuna di queste esperienze mi ha insegnato a cavarmela un po’ dovunque.
Gran parte dei miei viaggi ho scelto comunque di condividerli con qualcuno perché ritengo che viaggiare con un amica, un amico, il compagno o la famiglia sia una grande avventura, che lega gli uni agli altri con ricordi indelebili.
Con un compagno di viaggio hai il vantaggio psicologico di sentirti più sicuro e quindi spesso più aperto a conoscere nuovi viaggiatori , oltre ad avere il vantaggio economico di ottimizzare i costi dividendo l’alloggio e il costo dei trasporti.
Devi però essere pronto al compromesso e alla condivisione degli spazi, e sarebbe bene avere una idea di base riguardo al viaggio non troppo diversa dal tuo compagno.
A parer mio non c’è nulla di più gratificante che la condivisione delle emozioni con una persona cara.
Condividere un viaggio che spesso si rivela ricco di emozioni rende più appagante qualsiasi momento.
Hai deciso di partire in compagnia?
Partire con un’ altra persona deve essere però una scelta consapevole, non una necessità.
Non deve necessariamente essere il tuo migliore amico o il tuo partner, può essere un conoscente con cui hai affinità elettive, o con cui hai in comune una passione particolare, uno sport per esempio, o anche solo la passione per il viaggio o una specifica destinazione.
Per la scelta del compagno di viaggio fatti guidare dai sentimenti, dalle emozioni, dal feeling e dall’intuito, senza mai sottovalutare o sopravalutare chi hai di fianco.
L’ideale sarebbe essere entrambi (o tutti se siete più di due) trascinatori, proattivi, entusiasti, adattabili, accomodanti, premurosi, aperti e rispettosi.
Non è sempre facile avere tutte queste caratteristiche o incontrare un compagno di viaggio che le abbia, ma l’importante è sceglierlo pensando che possiate essere in sintonia.
A questo punto io ti consiglio di fare brainstorming insieme ai compagni di viaggio e di porvi due mitiche domande apparentemente ovvie ma con la risposta meno facile e scontata.
Dove andare e quando?
Spesso le due domande sono collegate soprattutto se si pensa di andare oltreoceano.
Italia o Estero? Che paese ci attira di più? Quali paesi dobbiamo necessariamente escludere in questo momento?
Meglio le città d’arte o la natura ? Montagna o mare? Città piccole o grandi?
Elaborate insieme un itinerario di massima, definendo la meta e che tipo di vacanza desiderate (se di relax, all’avventura, culturale, di studio, di divertimento, sportiva etc.), le tappe e le attrazioni che volete assolutamente visitare, quanti giorni soggiornare e in quale tipo di alloggio.
Scegliete il periodo anche tenendo in conto il clima del paese scelto nel periodo in cui vorreste partire.
Troppe volte vedo arrivare qui a Bali turisti delusi perché piove spesso quando in realtà siamo in piena stagione delle piogge e loro semplicemente non ne erano consapevoli. Quindi una buona informazione di massima su alcuni punti chiave è necessaria. Non tanto per la pioggia inaspettata che non fa male a nessuno, ma per non imbattersi in intere giornate piovose … anche se ultimamente le stagioni non seguono troppo il loro ritmo e quindi non avremo mai la totale certezza delle condizioni meteo a cui andremo incontro. L’importante è saperlo.
Nel caso non foste d’accordo prima di partire su alcuni aspetti cercate di arrivare ad un compromesso che soddisfi entrambi. Poi durante il viaggio siate pronti a modificare alcune decisioni secondo i vostri desideri del momento o secondo gli incontri che farete. Siate flessibili ed adattabili
Ora chiaritevi le idee su un punto fondamentale: il budget.
La meta deve essere una conseguenza dei soldi che avete a disposizione per il viaggio, quindi fate le vostre valutazioni a partire dal costo degli spostamenti e dell’alloggio, per il cibo si riesce a trovare la quadra più facilmente.
Oppure datevi un budget globale e comunicatevelo a chi vi organizza il viaggio.
Valutate anche se partire in bassa stagione può essere un’opzione praticabile dal momento che i prezzi possono rilevarsi decisamente più favorevoli.
Hai scelto con chi, quando e dove andare?
A questo punto affrontate la parte burocratica (documenti e loro validità, visti, patente internazionale, assicurazioni, vaccinazioni) e leggete tutte le informazioni pratiche che possono esservi utili (prese elettriche a disposizione, differenza oraria etc), ma se non volete rischiare brutte sorprese e non ve la sentite affidatevi a degli esperti in modo da godervi solo la parte divertente del viaggio.
E partite facendovi guidare dal buon senso, dall’intuito e dall’empatia che sentite di provare per quella destinazione. Lasciatevi indietro le troppe aspettative e una volta partiti, siate adattabili, poco criticoni, aperti agli altri.
Cercate di non giudicare gli usi e costumi locali, di mostrare interesse sincero per chi vi sta intorno e di considerarlo alla vostra stessa stregua.
E se sorridete… il viaggio vi sorriderà.